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23 Aprile Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola
Pubblicato il
22/04/2025

23 Aprile Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola

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*VANGELO con Commento e Benedizione.* Vangelo del giorno Mercoledì 23 aprile 2025 Audio Vangelo di oggi in italiano con commento di https://www.youtube.com/@fraStefano Liturgia della Parola di oggi, dal Vangelo secondo Luca Gloria a te o Signore Lc 24,13-35 Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Parola del Signore Lode a te o Cristo L’incontro tra Gesù risorto e i due discepoli di Emmaus è un episodio straordinario che ci insegna quanto sia importante restare aperti all’incontro con gli altri e non chiuderci nelle nostre convinzioni. I due discepoli camminano tristi, delusi, prigionieri dei loro pensieri. Parlano tra loro, ma il loro discorso è ripetitivo, pieno di dolore e di sconforto: Gesù è morto, le loro speranze sono crollate. Sono così chiusi nella loro visione delle cose che non riconoscono Gesù, proprio mentre cammina accanto a loro. Ma qualcosa cambia quando lasciano entrare un Altro nella loro conversazione. Gesù si accosta e dialoga con loro. Non li interrompe, non impone subito la verità, ma ascolta, accoglie il loro smarrimento. E poi, con pazienza, li aiuta a rileggere la loro esperienza alla luce della Scrittura. È proprio quando si aprono a un incontro autentico che il loro cuore comincia a scaldarsi. È quando accolgono lo straniero nella loro casa che lo riconoscono nello spezzare il pane. Questa pagina di Vangelo ci ricorda che Gesù si rivela a noi proprio quando usciamo dai nostri pensieri chiusi e ripetitivi. Spesso ci rinchiudiamo nelle nostre delusioni, nelle nostre paure, nelle nostre idee fisse. Ma il Signore si lascia incontrare nel dialogo vero, nell’accoglienza dell’altro, nel camminare insieme. Se vogliamo riconoscerlo, dobbiamo imparare a lasciarci sorprendere, a uscire da noi stessi, ad ascoltare con il cuore aperto. Come i discepoli di Emmaus, anche noi possiamo fare esperienza di un Dio che ci cammina accanto, anche quando non ce ne accorgiamo. E possiamo riscoprire la sua presenza viva nel gesto semplice e concreto della condivisione. Unisciti a noi per un cammino di fede e preghiera comunitario. 👍🏻 *CONDIVIDI! e COMMENTA* GRAZIE MILLE !!! 🔴ISCRIVITI: https://www.youtube.com/@fraStefano/?sub_confirmation=1 Per accedere facilmente a questo canale puoi utilizzare la pagina: https://www.frastefano.com Ulteriori proposte: https://www.youtube.com/@fraStefanoCLIPS Fra Stefano su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029Vb0vwKH2ZjCpSZLXMN0u