
GARLASCO breaking news! Massimo Lovati HA PARLATO
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⭐⭐ Attiva NordVPN: https://www.nordvpn.com/gianca Massimo Lovati ha parlato. E stavolta non ha raccontato un sogno ma qualcosa del quale è stato direttamente testimone. Qualcosa che cambierebbe decisamente il corso delle nuove indagini. L’idea di quanto avvenuto. Di come avvenuto. E’ ancora Garlasco Horror Story. 00:00:00 Garlasco Delitto Ultime Notizie 00:03:54 sponsor gianca net 00:05:02 Chi L’Ha Visto puntata di ieri sera Garlasco 00:16:26 Zona Bianca puntata di ieri sera Garlasco 00:19:15 Bugalalla Garlasco ⭐⭐ Nella giornata del 9 luglio 2025 il caso di Garlasco è tornato al centro dell’attenzione televisiva grazie alle trasmissioni Zona Bianca su Rete4 e Chi l’ha visto su Rai3. Gli approfondimenti hanno portato nuove rivelazioni e interrogativi sul delitto di Chiara Poggi avvenuto nel 2007. A Zona Bianca il legale di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha dichiarato che alle 11:30 del mattino a Vigevano già circolava la notizia dell’omicidio avvenuto a Garlasco. Un orario anomalo rispetto alla chiamata ufficiale al 112 fatta da Alberto Stasi due ore dopo. Secondo Lovati questo rappresenterebbe una svolta perché significherebbe che qualcuno sapesse del delitto con largo anticipo rispetto all’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine. L’avvocato ha anche anticipato che sono stati consegnati ai RIS nuovi reperti da analizzare con possibili tracce ematiche e DNA che potrebbero ridefinire le responsabilità di quanto accaduto nella villetta di Via Pascoli. In studio si è parlato inoltre dei teli da mare scomparsi dalla casa della vittima. Rita Cavallaro, giornalista de Il Tempo, ha sottolineato che due teli risultano spariti e si ipotizza che possano essere stati usati dall’assassino per pulirsi o pulire tracce. Sempre a Zona Bianca si è tornati sullo scoop anticipato da Gente e ripreso durante la trasmissione riguardante la testimonianza di Mustafà Etarazi, muratore che nel 2018 aveva trovato nel canale di Tromello uno zaino militare con attrezzi da lavoro e un paio di scarpe con suola a pallini, modello molto simile a quello dell’impronta ematica rilevata nel sangue sul luogo del delitto e da anni al centro del dibattito processuale. Mustafà ha spiegato di avere prove fotografiche e materiali ancora conservati e che intende consegnarli alla Procura di Pavia. Le scarpe trovate erano di taglia 43/44 mentre lui porta il 42 e non erano sue. Si tratta di un modello con suola a pallini identica a quella dell’impronta trovata sul tappetino e sulla scala. Questo ritrovamento alimenta i dubbi su chi fosse realmente l’autore dell’omicidio. Durante la trasmissione è stato sottolineato come la difesa di Andrea Sempio consideri tali scarpe un elemento importante nella nuova inchiesta. Sempre in studio Rita Cavallaro ha approfondito il cosiddetto giallo dell’impronta che da sempre divide periti e opinione pubblica su una delle prove chiave della condanna di Alberto Stasi. La questione ruota attorno alla compatibilità o meno dell’impronta con la suola delle scarpe di Stasi e ora con la nuova pista legata al materiale trovato da Mustafà. Passando a Chi l’ha visto, la trasmissione si è concentrata soprattutto sulle dichiarazioni del colonnello Gennaro Cassese, tra i primi ad arrivare sulla scena del delitto. Cassese ha commentato un filmato inedito del 2007 in cui Alberto Stasi affermava di non essere più rientrato in casa dopo l’arrivo dei carabinieri. Secondo Cassese la videocronaca confermerebbe che Stasi non sia mai rientrato nella villetta dopo la scoperta del corpo. Inoltre il colonnello ha sottolineato come la chiamata di Stasi al 118 sia avvenuta dopo il suo arrivo in caserma e non dalla casa di Chiara, come sostenuto dalla versione ufficiale. Cassese ha spiegato che si percepiscono rumori di fondo compatibili con un ambiente chiuso e uffici, dettaglio che metterebbe in dubbio una parte rilevante della ricostruzione dei fatti. Un altro aspetto trattato dalla puntata è stato il mistero del televisore acceso. In casa furono trovate due sedie posizionate di fronte alla tv, all’epoca si ipotizzò fosse in funzione un programma televisivo, mentre altre perizie parlarono di un videogioco lasciato in pausa. Anche questo dettaglio rimane senza una risposta definitiva ma alimenta l’ipotesi che in casa quella mattina fosse presente un’altra persona o che la routine della vittima fosse stata interrotta. Chi l’ha visto ha anche riproposto alcuni passaggi delle intercettazioni emerse di recente e analizzato con Cassese la logica degli orari, delle chiamate e dei movimenti di Stasi la mattina dell’omicidio. Il colonnello ha ribadito che le contraddizioni riscontrate, unite ai nuovi reperti che verranno analizzati, potrebbero portare a risposte decisive.