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23 Marzo Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola
Pubblicato il
22/03/2025

23 Marzo Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola

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*VANGELO con Commento e Benedizione.* Vangelo del giorno Domenica 23 Marzo 2025 Audio Vangelo di oggi in italiano con commento di https://www.youtube.com/@fraStefano Liturgia della Parola di oggi, dal Vangelo secondo Luca Gloria a te o Signore Lc 13,1-9 In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”». Parola del Signore Lode a te o Cristo Quando capitano alcuni disastri naturali, come un terremoto o un’alluvione, ma anche quando capitano altri tipi di catastrofi come carestie o guerre, ecco che puntualmente si fa avanti qualcuno che si domanda: "Ma dov’era Dio quando sono successe queste cose?" Oppure c’è anche qualcuno che interpreta queste catastrofi come punizioni di Dio. Ma ecco come reagisce Gesù quando gli parlano di alcune persone che sono morte tragicamente; lui dice: "Pensate che fossero più colpevoli degli altri abitanti di Gerusalemme?" La sua risposta è chiara: "No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo." Gesù non spiega il perché di queste sciagure, né cerca di dare una giustificazione teologica ai disastri. Ci invita invece a guardare a noi stessi: non dobbiamo chiederci se chi soffre lo meriti o meno, ma piuttosto cogliere in ogni evento un’occasione per convertirci. Il punto NON è "Perché Dio permette il male?" ma "Come rispondo io di fronte alla fragilità della vita?". Ecco perché Gesù racconta la parabola del fico sterile: un albero che da anni non porta frutto. Il padrone vorrebbe tagliarlo, ma il vignaiolo intercede: "Lasciamolo ancora per un anno; lo zappo attorno e gli metto il concime. Vedremo se porterà frutto per il futuro; se no, lo taglierai". Dio non è un giudice che punisce senza pietà, ma pazientemente attende la nostra conversione, donandoci sempre nuove possibilità. Ma noi stiamo portando frutto? Stiamo vivendo in modo autentico la nostra vita davanti a Dio e agli altri? Le tragedie ci ricordano la nostra precarietà, e ci spingano a cambiare il cuore, ad amare di più, a vivere meglio ogni giorno che ci è donato. Unisciti a noi per un cammino di fede e preghiera comunitario. 👍🏻 *CONDIVIDI! e COMMENTA* GRAZIE MILLE !!! 🔴ISCRIVITI: https://www.youtube.com/@fraStefano/?sub_confirmation=1 Per accedere facilmente a questo canale puoi utilizzare la pagina: https://www.frastefano.com Ulteriori proposte: https://www.youtube.com/@fraStefanoCLIPS Fra Stefano su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029Vb0vwKH2ZjCpSZLXMN0u