
IVECO venduta a Tata Motors | SVENDUTA un'altra eccellenza italiana...
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Iveco, acronimo di Industrial Vehicles Corporation, è un nome che ha segnato profondamente la storia del trasporto pesante in Italia, specialmente negli anni '80, e ha contribuito a connettere il nostro Paese a un’Europa senza confini, grazie all'accordo di Schengen del 1995. Non è solo un marchio, ma anche un simbolo di orgoglio nazionale. Con l'annuncio del 30 luglio 2025, Iveco si trova a un bivio significativo: la storica azienda italiana si divide in due entità distinte. Fondata nel 1975, Iveco Group è ora oggetto di un'offerta pubblica di acquisto da parte del gigante indiano Tata Motors, mentre la divisione Iveco Defence Vehicles rimane in Italia e viene acquisita da Leonardo. Così, la holding Exor, controllata dalla famiglia Agnelli-Elkann, separa le sue attività: i mezzi militari, già scorporati a maggio, restano sotto il controllo italiano, mentre la produzione di veicoli commerciali entra in una dimensione globale. Attualmente, Iveco Group impiega 14.000 persone in Italia e 36.000 nel mondo, con 19 stabilimenti e 30 centri di ricerca e sviluppo, per un valore totale delle operazioni di 5,5 miliardi di euro, con Exor che incassa 1,5 miliardi.Il percorso di Iveco è iniziato nel 1975 con la fusione di diversi produttori europei di veicoli industriali, tra cui Fiat Veicoli Industriali, Unic e Magirus-Deutz. L'obiettivo è stato sempre quello di offrire una gamma diversificata di prodotti sul mercato. Il marchio Iveco si occupa di veicoli commerciali pesanti, medi e leggeri, Fpt Industrial si dedica a settori agricoli e di costruzione, mentre Iveco Bus e Heuliez operano nel trasporto pubblico. Infine, Astra si specializza in mezzi pesanti per cantieri e cave. Nel gennaio 2022, il gruppo ha già visto la separazione delle attività di Cnh Industrial, che gestisce i marchi per l'agricoltura e il movimento terra. Nel secondo trimestre, Iveco Group ha registrato ricavi consolidati di 3,78 miliardi di euro, una leggera flessione rispetto ai 3,9 miliardi dello stesso periodo del 2024. Con l'unione di Iveco e Tata, i ricavi combinati raggiungeranno circa 22 miliardi, suddivisi tra Europa, India e Americhe. Tata Motors ha assicurato che non ci saranno chiusure di stabilimenti né riduzioni di personale, mantenendo la sede principale a Torino, una notizia apprezzata dal governo italiano per le prospettive di crescita che offre. Tuttavia, i sindacati hanno espresso preoccupazione, sottolineando che la vendita segna una distanza da una storica realtà industriale nazionale. La strategia dietro l'acquisizione da parte di Tata Motors è chiara: contrastare la crescente penetrazione delle aziende cinesi nel mercato globale dei mezzi pesanti. Iveco Defence Vehicles, parte di Leonardo, è un fornitore di veicoli per la difesa di rilevanza mondiale. Fondata nel 1937 come Lancia Veicoli Industriali, è entrata nel gruppo Iveco nel 1975 e oggi conta 2.000 dipendenti in vari stabilimenti in Italia e all'estero, generando nel 2024 ricavi per 1,1 miliardi di euro. La collaborazione con Leonardo, attiva dal 1985, si è rafforzata con l'acquisizione di Iveco Defence, mirando a un mercato europeo potenzialmente da 100 miliardi di euro entro il 2030, con commesse italiane per 23 miliardi nei prossimi dieci anni. Tra i prodotti iconici di Iveco Defence si trova il Light Multirole Vehicle, noto come Lince, e il blindato Centauro II, entrambi simboli dell'innovazione ingegneristica italiana nel settore della difesa.