
La sentenza del Maxiprocesso e il caso di Claudio Domino (I Corleonesi - 66° parte)
Canale
Categoria
Descrizione
La storia di Riina e dei Corleonesi continua. Il video si concentra sul periodo cruciale che precede e segue la sentenza del Maxiprocesso di Palermo, evidenziando come l'omicidio di un bambino abbia messo in crisi l'organizzazione mafiosa. Il Barbaro Omicidio di Claudio Domino (1986) Il Contesto: Il 7 ottobre 1986, il piccolo Claudio Domino di 11 anni viene ucciso a Palermo davanti alla cartoleria della madre [00:12]. Il padre era operaio e titolare di una società di pulizie che aveva ottenuto l'appalto per l'Aula Bunker del Maxiprocesso [00:22]. L'Esecuzione: L'assassino in moto e con il casco chiama Claudio per nome; quando il bambino si avvicina, viene colpito con un solo proiettile in mezzo agli occhi [00:40], [02:10]. Il colpo all'occhio simboleggia, nella logica mafiosa, che la vittima ha "visto assai" [03:04]. La Condanna in Aula: Il giorno dopo, dalle gabbie dell'Aula Bunker, il mafioso Giovanni Bontate legge un comunicato in cui condanna il "barbaro delitto" [03:47]. Questo gesto segna un momento storico poiché un mafioso ammette per la prima volta l'esistenza di un'organizzazione comune ("noi condanniamo") [04:08]. Bontate fu in seguito considerato un "pazzo" per queste dichiarazioni e, secondo il narratore, sarebbe stato assassinato [05:46]. Motivazioni Controverse: Tesi Ufficiale: Claudio aveva visto qualcosa di scomodo, forse uno scambio di droga (come indicato dal pentito Giovan Battista Ferrante) [07:10]. Tesi Alternativa: Il pentito Gaspare Mutolo (nel 2023) suggerisce che il bambino fu ucciso perché aveva scoperto la madre in un atteggiamento intimo con il presunto amante, Salvatore Graffagnino, il quale, temendo che il bambino parlasse, ne ordinò l'eliminazione [08:01], [09:59]. La madre di Claudio nega categoricamente questa versione [10:27]. Verità e Giustizia: La Procura ha riaperto il caso nel 2021, cercando ancora oggi una verità definitiva per un delitto che non è mai stato chiarito in modo univoco [13:16]. La Sentenza del Maxiprocesso (1987) Il Contesto Giudiziario: Il processo, definito "un processo penale come tutti gli altri" dai PM Signorino e Ayala [14:24], non doveva essere la "condanna della mafia già scritta nella storia," ma la condanna dei singoli mafiosi [14:48]. Il Papa di Cosa Nostra: Prima del verdetto, Michele Greco ("il Papa") cerca di spaventare la giuria con le sue parole finali: "io vi auguro la pace, signor presidente, a tutti voi io auguro la pace" [17:17]. Il Verdetto Storico: La sentenza viene pronunciata il 16 dicembre 1987. Su 475 imputati, 114 vengono assolti. Vengono inflitti in totale 2665 anni di carcere. Vengono pronunciati 19 ergastoli (tra cui per gli uomini della Commissione) [18:26]. La Vittoria del "Teorema Buscetta": La Corte d'Assise convalida il "teorema Buscetta" [17:47], che dimostra l'esistenza e l'unicità di un'organizzazione mafiosa unitaria denominata Cosa Nostra [19:40]. Il Commento di Giovanni Falcone: Il giudice Falcone, intervistato dopo la sentenza, conferma che i pentiti (come Buscetta e Contorno) sono stati importanti non come base di partenza, ma come "punto di arrivo" e "conferma" di risultanze probatorie indirette acquisite in precedenza [20:42 ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 #italiamistero #storia #storiavera #perte #Maxiprocesso #ClaudioDomino #CosaNostra 00:00:22 Il padre di Claudio Domino aveva un appalto di pulizia per l'Aula Bunker del Maxiprocesso. 00:00:40 Claudio, 11 anni, viene ucciso con un colpo in mezzo agli occhi. 00:03:04 Il colpo all'occhio significa che la vittima ha "visto assai". 00:03:47 Giovanni Bontate legge il comunicato di condanna dalle gabbie: prima ammissione dell'esistenza di "noi" (Cosa Nostra). 00:05:46 Bontate fu considerato un pazzo dagli avvocati per le sue dichiarazioni. 00:07:20 Alcuni pentiti indicano il possibile ruolo di Giovanni Aiello (Faccia da Mostro) nell'omicidio Domino. 00:08:01 Gaspare Mutolo (pentito) suggerisce la motivazione: il bambino aveva visto la madre con l'amante Graffagnino. 00:13:16 La Procura riapre il caso nel 2021. 00:17:17 Michele Greco (il Papa), alla fine del processo, augura la pace ai giudici. 00:17:25 La sentenza viene pronunciata il 16 dicembre 1987. 00:18:26 Vengono inflitti 19 ergastoli; la Corte convalida il "teorema Buscetta". 00:19:40 Giovanni Falcone ribadisce: non è un "teorema", ma un insieme di prove che dimostrano l'esistenza di Cosa Nostra. 00:20:42 Falcone: i pentiti (Buscetta e Contorno) sono stati il "punto di arrivo" (la conferma) di prove già acquisite. Export to Sheets www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/