
Ergastolo per Turetta: perché sono state escluse le aggravanti della crudeltà e dello stalking?
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La sentenza di primo grado per Filippo Turetta è quello della pena perpetua. Ciò nonostante, la notizia ha generato numerose discussioni, specialmente riguardo l'esclusione di alcune aggravanti. Partiamo dall'aggravante della crudeltà. La Cassazione ha sempre stabilito che non basta la brutalità dell'azione: serve una volontà specifica di causare ulteriori sofferenze non necessarie al crimine. Nel caso Turetta, le azioni, per quanto efferate, sono state (evidentemente) considerate "funzionali" al delitto. Anche l'aggravante dello stalking è stata esclusa. Lo stalking richiede non solo minacce o molestie, ma deve provocare uno stato d'ansia, o timore o, ancora, cambiamenti nelle abitudini di vita della vittima. Nel processo potrebbero essere mancate prove concrete di questi effetti su Giulia. Le attenuanti generiche non sono state concesse, nonostante la confessione di Turetta. La Corte ha ritenuto che la gravità del fatto superasse gli elementi favorevoli all'imputato. Nel video troverai alcune considerazioni, a caldo, sulla sentenza e qualche breve cenno anche sulla pena dell'ergastolo in Italia. Buona visione. Chest'è!