
Von der Leyen: “Il futuro è comunque elettrico” | Apertura 2035 e KEI-CAR europee...
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Durante il suo intervento a Strasburgo, Ursula von der Leyen ha fatto un importante passo verso l'introduzione della neutralità tecnologica, un concetto che sarà integrato nella revisione degli obiettivi al 2035, in risposta alle richieste delle case automobilistiche e della loro filiera. La presidente della Commissione Europea ha invitato i produttori a collaborare per sviluppare “una e-car europea, piccola e accessibile”, sottolineando la necessità per l'Europa di diventare autonoma e di rispondere alla crescente domanda globale, in un contesto dove “il futuro sarà elettrico”. Era prevedibile che le cose andassero in questo modo. La proposta di includere le auto con motore endotermico, a condizione che siano alimentate da combustibili a basse emissioni, è stata avanzata dall'associazione delle case automobilistiche europee, i cui membri principali sono marchi tedeschi. Questa posizione è stata prontamente sostenuta dai vertici del Partito Popolare Europeo, guidato dal gruppo parlamentare della CDU tedesca. Von der Leyen era attesa al varco e ha affrontato il tema del futuro dell'industria automobilistica, collocandola tra i settori chiave dell'economia europea. Questo discorso anticipa il confronto previsto per il 12 settembre a Bruxelles con le associazioni di settore. La presidente si è mossa con cautela, cercando un compromesso, ma ha delineato chiaramente la direzione futura per il settore automobilistico. Obiettivo 2035: Le parole di Von der Leyen Il primo punto toccato da Von der Leyen riguarda la difesa delle scelte già intraprese per la transizione verso un futuro elettrico: “Qualunque cosa accada, il futuro è elettrico e l’Europa ne farà parte”. Ha sottolineato che “milioni di europei desiderano acquistare auto europee a prezzi accessibili”, evidenziando la necessità di investire in veicoli compatti e accessibili sia per il mercato interno che per soddisfare l’aumento della domanda globale. A tal proposito, Bruxelles intende collaborare con l'industria per lanciare una nuova iniziativa dedicata a veicoli piccoli e accessibili. “Credo che l’Europa debba sviluppare la propria auto elettrica. La lettera E deve rappresentare non solo ecologia – un veicolo pulito, efficiente e leggero – ma anche economicità, rendendolo accessibile a tutti. Deve essere europeo, costruito qui con filiere locali, perché non possiamo lasciare che la Cina e altri attori conquistino questo mercato”. Tuttavia, Von der Leyen ha anche mostrato un’apertura verso le richieste dei costruttori, evitando di esprimere una posizione netta sulla scadenza del 2035, che prevede il divieto di immissione sul mercato di nuove auto a benzina e diesel. Ha concesso maggiore flessibilità per il raggiungimento degli obiettivi del 2025, affermando che “questo approccio sta funzionando”, e ha preparato il terreno per una revisione degli obiettivi al 2035, un traguardo che le case automobilistiche ritengono difficile da raggiungere in un decennio.Una sfida crescente Questo discorso arriva in un momento in cui le auto cinesi stanno invadendo il mercato europeo, offrendo modelli più economici e tecnologicamente avanzati. Le case automobilistiche europee, nel frattempo, continuano a cercare di mantenere le loro quote di mercato per i veicoli con motori tradizionali, puntando in particolare su modelli di grandi dimensioni come i SUV. Anche se Von der Leyen non ha affrontato direttamente questi temi, ha lasciato intendere che le case automobilistiche europee devono adattarsi rapidamente ai cambiamenti in atto. Sarà sufficiente questa strategia per affrontare le sfide future?