PodcastPage.fm Logo
17 Giugno Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola
Pubblicato il
16/06/2025

17 Giugno Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola

77K
Visualizzazioni
12K
Mi piace
994
Commenti
5m
Durata

Statistiche Ultimo Giorno

Visualizzazioni
1
Mi piace
0
Commenti
0

Statistiche Ultima Settimana

Visualizzazioni
16
Mi piace
0
Commenti
0

Categoria

🧑‍💻

Descrizione

*VANGELO con Commento e Benedizione.* Vangelo del giorno Martedì 17 giugno 2025 Audio Vangelo di oggi in italiano con commento di https://www.youtube.com/@fraStefano Liturgia della Parola di oggi, dal Vangelo secondo Matteo Gloria a te o Signore Mt 5, 43-48 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore Lode a te o Cristo Amare i propri nemici e pregare per chi ci fa del male è uno degli insegnamenti più difficili che Gesù ci ha lasciato. Non perché sia complicato da capire, ma perché va contro tutto ciò che spontaneamente proviamo quando qualcuno ci ferisce. Quando subiamo un torto, il nostro cuore si chiude, nasce la rabbia, il desiderio di difenderci o, almeno, di prendere le distanze. È naturale pensare che chi ci fa del male non meriti il nostro amore, anzi, spesso sentiamo il bisogno di restituire il colpo o di proteggerci dietro l'indifferenza o il silenzio. Ma Gesù ci propone una logica diversa, quella dell'amore gratuito, che non si basa sul merito dell'altro, ma sulla nostra capacità di amare come Dio ama. E questo non è semplice, perché le emozioni forti – come la rabbia, il dolore o la delusione – ci tengono legati al male ricevuto e ci impediscono di guardare chi ci ha ferito con occhi diversi. Allora, come possiamo vivere questo insegnamento nella vita di tutti i giorni? Il primo passo è riconoscere che da soli non ce la facciamo: amare i nemici è possibile solo se chiediamo a Dio di aiutarci a guardare con il Suo sguardo. E spesso tutto inizia dalla preghiera. Pregare per chi ci ha fatto del male non vuol dire giustificarlo, ma affidarlo a Dio, smettendo di lasciare che il rancore consumi il nostro cuore. Anche una semplice preghiera, detta con fatica e sincerità, come "Signore, benedici questa persona e aiutami a non portare rancore", può essere un piccolo grande inizio. Poi, nella concretezza della vita, si tratta di fare piccoli passi: evitare di parlare male di chi ci ha feriti, rispondere con gentilezza anche quando non ne abbiamo voglia, o semplicemente non augurare il male a nessuno. E soprattutto ricordare che anche chi ci fa del male è una persona amata da Dio, forse più bisognosa di amore di quanto immaginiamo. Non è facile, ma ogni volta che scegliamo di non rispondere al male con il male, diventiamo più liberi, perché il rancore è una catena che ci lega. Amare i nemici non cambia solo gli altri, ma cambia noi, ci rende più simili a Cristo. Unisciti a noi per un cammino di fede e preghiera comunitario. 👍🏻 *CONDIVIDI! e COMMENTA* GRAZIE MILLE !!! 🔴ISCRIVITI: https://www.youtube.com/@fraStefano/?sub_confirmation=1 Per accedere facilmente a questo canale puoi utilizzare la pagina: https://www.frastefano.com Ulteriori proposte: https://www.youtube.com/@fraStefanoCLIPS Fra Stefano su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029Vb0vwKH2ZjCpSZLXMN0u