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Modello di business che non funziona più... ⚠️ | PORSCHE scopre l'acqua calda...💡
Pubblicato il
03/08/2025

Modello di business che non funziona più... ⚠️ | PORSCHE scopre l'acqua calda...💡

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Oliver Blume, amministratore delegato di Porsche, ha rotto gli indugi con una frase che sa (quasi) di resa: “Il nostro modello di business non funziona più nella sua forma attuale”. Una dichiarazione che pesa, arrivata direttamente in una lettera inviata ai dipendenti. La ricetta che per decenni ha tenuto in equilibrio prestazioni, lusso e margini elevati, oggi fatica a reggere l’urto di un mercato che si muove più veloce dei piani industriali. La Cina, che sembrava una miniera inesauribile per le auto premium, ha ridimensionato le aspettative nel giro di pochi mesi: da paradiso commerciale a mercato saturo, dominato da elettriche locali sempre più competitive (c'è una storia assurda tra una Porsche e Bill Gates). Gli Stati Uniti, altro pilastro della strategia Porsche, sono diventati un terreno accidentato tra dazi, cambio sfavorevole e instabilità politica. E in mezzo a tutto questo, l’elettrificazione si sta rivelando più faticosa, meno redditizia e molto più lunga del previsto. La Taycan doveva essere il manifesto della Porsche del futuro. E lo è stata, ma solo in parte. A livello globale, solo il 13% delle Porsche vendute è completamente elettrico. Aggiungendo gli ibridi, si arriva al 27%. Numeri dignitosi, ma distanti da quell’80% elettrico previsto per il 2030, un traguardo che ora sembra più un’ipotesi che un obiettivo. Il problema non è solo tecnologico, ma economico: le auto elettriche rendono meno, molto meno, di quelle a benzina. La produzione infatti calerà da oltre 300.000 unità annue a 250.000. I tagli al personale, già iniziati in sordina nel 2023 con il non rinnovo di 1.500 contratti, continueranno fino al 2029 con la scomparsa di altri 3.900 posti, il 15% della forza lavoro attuale. Tutto questo senza licenziamenti diretti, grazie a un patto con i sindacati che garantisce la stabilità fino al 2030, ma il segnale è chiaro: Porsche non si sente più invincibile. Il futuro sarà ibrido, multiforme e adattabile, niente più corsa "forzata" all'elettrico. Motori a combustione ancora aggiornati, perché fanno cassa, e al tempo stesso investimenti su elettriche più sostenibili. Una marcia meno trionfale, più guardinga, più pragmatica. Nel frattempo, la nuova Cayenne elettrica è in fase di test, ma è chiaro che non basterà un modello a riscrivere le regole. Il lusso automobilistico sta attraversando una crisi identitaria, in bilico tra passato rombante e futuro silenzioso.