
31 Marzo Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola
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*VANGELO con Commento e Benedizione.* Vangelo del giorno lunedì 31 marzo aprile 2025 Audio Vangelo di oggi in italiano con commento di https://www.youtube.com/@fraStefano Liturgia della Parola di oggi, dal Vangelo secondo Giovanni Gloria a te o Signore Gv 4,43-54 In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa. Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va', tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea. Parola del Signore Lode a te o Cristo Il Vangelo ci racconta l’incontro tra Gesù e un funzionario reale il cui figlio è gravemente malato. Quest’uomo si rivolge a Gesù con angoscia, chiedendogli di scendere a guarire suo figlio prima che muoia. Ma Gesù lo invita a un passo di fede più profondo: «Va’, tuo figlio vive». Il funzionario crede alla parola di Gesù e si mette in cammino, scoprendo poi che proprio nell’ora in cui Gesù ha parlato, il figlio ha iniziato a guarire. Questa pagina del Vangelo ci invita a una fiducia profonda nei confronti di Dio, ma anche nei confronti delle nuove generazioni. Come quel padre che ha creduto alla parola di Gesù prima ancora di vedere con i propri occhi la guarigione del figlio, anche noi siamo chiamati a credere che i nostri figli e i giovani abbiano un futuro guidato dalla grazia di Dio. Viviamo in tempi in cui spesso ci preoccupiamo per il mondo che lasciamo ai giovani, per le sfide e le difficoltà che devono affrontare. A volte li vediamo fragili, disorientati o distanti dalla fede. Ma il Vangelo ci insegna a non lasciarci sopraffare dalla paura, bensì a fidarci di Dio e della sua opera nei loro cuori. La fede autentica non è un controllo sulle loro vite, ma un atto di affidamento: credere che il Signore li accompagna, che opera anche quando non vediamo subito i frutti. Come quel padre che torna a casa e scopre la guarigione del figlio, anche noi possiamo scoprire che Dio non abbandona mai coloro che gli affidiamo. Il nostro compito è pregare per i giovani, accompagnarli con amore, testimoniare la bellezza della fede e credere che il Signore sta già operando nella loro vita. Proviamo a chiederci: ho fiducia che Dio è all’opera nella vita dei giovani? Sono capace di affidarli a Lui con serenità e speranza? Unisciti a noi per un cammino di fede e preghiera comunitario. 👍🏻 *CONDIVIDI! e COMMENTA* GRAZIE MILLE !!! 🔴ISCRIVITI: https://www.youtube.com/@fraStefano/?sub_confirmation=1 Per accedere facilmente a questo canale puoi utilizzare la pagina: https://www.frastefano.com Ulteriori proposte: https://www.youtube.com/@fraStefanoCLIPS Fra Stefano su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029Vb0vwKH2ZjCpSZLXMN0u