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Calogero Vizzini (Don Calò)
Pubblicato il
08/11/2022

Calogero Vizzini (Don Calò)

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Il video traccia la vita di Calogero Vizzini (Don Calò), il potentissimo boss di Villalba (Caltanissetta), riconosciuto come capo indiscusso della mafia siciliana fino alla sua morte nel 1954. La sua storia incarna la mafia agraria e la sua transizione verso una posizione di potere politico e internazionale, culminata nel suo ruolo chiave durante lo sbarco alleato in Sicilia (1943) e i suoi legami con la mafia americana. Le Origini e l'Ascesa al Potere Infanzia e Crimine Agrario: Nato a Villalba nel 1877, Vizzini non termina le elementari e, a differenza dei fratelli che diventano preti, si dedica alla vita criminale [01:36]. Inizia con la cosca di Francesco Paolo Varsallona, dedicandosi a furti, contrabbando di bestiame e estorsioni (gabelle) ai proprietari terrieri [01:45]. Relazioni Politiche: Negli anni '20, la sua influenza è tale che nasconde un giovane fascista ricercato [02:57] e finanzia la Marcia su Roma [03:08]. Questo legame con i fascisti lo salva parzialmente dalla repressione del prefetto Cesare Mori; se la cava con il confino a Chianciano (fino al 1937) [03:16]. Il Passaggio di Potere Americano Capo Indiscusso: Dopo l'incarcerazione di Don Vito Cascio Ferro, Vizzini viene riconosciuto come il nuovo capo della mafia italiana in una riunione ad Atlantic City nel 1929 [03:53], a cui partecipano figure come Al Capone e Lucky Luciano. Sbarco Alleato (1943): Vizzini ha un ruolo determinante durante lo sbarco. Un aereo americano lancia su Villalba un fazzoletto giallo con una "L" ricamata (per Lucky Luciano) [04:24], che simboleggia il lasciapassare della mafia agli Alleati, ottenuto in cambio della liberazione di Luciano dalle carceri americane [04:43]. L'Investitura: Il 20 luglio 1943 i carri armati americani vengono accolti a Villalba. Per una settimana Vizzini si allontana su un carro armato [05:23] e al suo ritorno viene investito della carica di sindaco di Villalba [05:31], carica che dismetterà presto per dedicarsi a interessi più grandi a Palermo. L'Attentato a Li Causi e la Morte L'Aggressione Politica: Il 16 settembre 1944, durante un comizio del dirigente comunista Girolamo Li Causi in piazza a Villalba, Vizzini e i suoi uomini reagiscono alle accuse di sfruttamento sparando e lanciando una bomba a mano, ferendo Li Causi a una gamba [05:56]. Narco-Traffico e Impunità: Nel 1949 diventa socio di Lucky Luciano in una società di confetti che viene usata per esportare eroina nascosta nella mandorla [06:29]. Nonostante sia condannato a sei anni per il tentato omicidio di Li Causi, non sconta un giorno di prigione grazie a latitanza e grazia per "incensuratezza" e età avanzata [06:56]. Morte ed Eredità: Muore nel suo letto a Villalba nel 1954 a 77 anni [07:05]. Al suo funerale (un evento imponente), sono presenti Paolo Bontate e Genco Russo, che tengono il cordone del feretro, simbolo del passaggio di potere [07:27]. La mitologia di "Don Calò" nasce dall'impressione che il cordone tenuto da Genco Russo (non identificato dai giornalisti) fosse il "testamento" e l'investitura del nuovo erede della mafia siciliana [08:23 #italiamistero #calogerovizzini #mafia #storia #storiavera #perte www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/