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Garlasco Delitto Ultime Notizie 🟡 ESCLUSIVA GIALLO 🟡
Pubblicato il
11/07/2025

Garlasco Delitto Ultime Notizie 🟡 ESCLUSIVA GIALLO 🟡

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⭐⭐ Attiva INCOGNI: https://www.incogni.com/gianca Garlasco Delitto Ultime Notizie, grande ESCLUSIVA SETTIMANALE GIALLO 🟡🟡 00:00:00 Garlasco Delitto Ultime Notizie 00:05:02 sponsor gianca net 00:06:01 Giallo Settimanale Esclusiva su Garlasco 00:20:25 Garlasco news oggi 11 luglio 2025 00:22:20 L'Evaso Il giallo di Garlasco continua a tornare d’attualità con nuovi sviluppi e una ricostruzione dell’ora del delitto che potrebbe cambiare lo scenario: secondo l’ultimo numero di Giallo settimanale la morte di Chiara Poggi sarebbe avvenuta attorno alle 11 del mattino del 13 agosto 2007, un orario in cui il fidanzato e unico condannato Alberto Stasi avrebbe un alibi documentato, basato sull’utilizzo del computer per la tesi di laurea; questa nuova ipotesi ridisegna la dinamica e rilancia il dibattito sull’inchiesta e la sentenza definitiva che risalgono al 2015. Un elemento cruciale riguarda il mistero della tv o della console accesa quella mattina: nuove testimonianze raccolte suggeriscono che qualcuno potrebbe avere giocato o guardato qualcosa mentre era a casa Poggi e soprattutto mentre Chiara era ancora viva, un dettaglio che fa riemergere interrogativi su chi fosse effettivamente presente e su chi abbia manipolato le tracce. L’impatto emotivo di questa ricostruzione è notevole perché mette in discussione l’indagine tecnica e lo stesso assetto dati in aula, costringendo a rivedere alcune certezze acquisite nel processo. Nel frattempo l’inchiesta bis, avviata nel marzo 2025, ha portato all’avviso di garanzia per Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, sul presunto DNA ritrovato sotto le unghie della vittima: la Procura di Pavia ha ritenuto attendibili nuovi esami, e dopo un primo stop, il gip ha accolto il ricorso della Procura per indagare nuovamente Sempio per omicidio in concorso. L’area investigativa si concentra quindi su elementi genetici ritardati o trascurati in passato: tracce ematiche, impronte non chiare definite “impronta 33”, residui presenti su oggetti sparsi nelle stanze, come la famigerata cannuccia di Estathè con il DNA di Stasi che continua a far discutere. Roberta Bruzzone ha dichiarato di trovare “curioso che salti fuori solo ora” il DNA su quel reperto, sottolineando come l’analisi biologica abbia avuto nuovi riscontri e nuove perplessità sulla tempistica del consumo e sulla sua rilevanza per collocare Stasi in casa Poggi in quel momento. A rendere ancora più complicata la vicenda è la ricostruzione medico-legale sull’impronta rilevata sulla gambe di Chiara, simile a quella di una stampella, un elemento di contorno emerso dall’analisi tridimensionale della scena del crimine e riportato sulle pagine di Giallo: il medico legale Pasquale Mario Bacco sostiene che l’impronta fosse geometrica, compatibile con “un tacco con tre elementi protuberanti”, un dettaglio singolare che alimenta domande sul numero e sull’identità delle persone presenti in casa quel mattino. Il settimanale riporta inoltre nuovi accertamenti da parte dei RIS che hanno ricostruito le planimetrie, ipotizzando persino che i vestiti dell’assassino siano stati smaltiti nel corso d’acqua vicino alla villetta, mentre tamponi salivari e impronte sono stati prelevati da coloro che erano entrati nella villetta subito dopo il ritrovamento del corpo, per escludere giochi di doppio cellulare o doppia vita come ipotesi fuorvianti. Accanto a queste novità riemerge la figura di Marco Poggi, il fratello di Chiara, il cui alibi in vacanza in Trentino viene messo in discussione da una telefonata registrata in cui una delle gemelle Cappa, testimone di vicinato, dichiara “Se Chiara è morta tra le 9:30 e le 10 ci siete dentro voi altri”, un’affermazione che riapre scenari giudiziari inattesi. Inoltre secondo il gestore dell’hotel in Trentino Marco non sarebbe stato con i genitori nel giorno dell’assassinio, ma la famiglia avrebbe contestato duramente queste dichiarazioni, denunciandole come scoop infondati. Giallo segnala infine come l’autopsia iniziale e i rilievi abbiano sofferto di carenze tecniche, inclusa l’assenza di bilancia per misurare il peso del cadavere e errori durante i prelievi, insieme a mancanze di protezione contro contaminazioni: il gatto libero in casa, operatori senza guanti e scarpe di Stasi pulite nonostante il presunto percorso tra macchie di sangue restano nodi irrisolti. Queste debolezze procedurali hanno influito sull’interpretazione della dinamica e sulle conclusioni processuali, creando una falla che oggi il settimanale considera centrale nella revisione del caso. Fonti